“La Messa del Crisma, epifania della Chiesa, il momento in cui essa si manifesta attraverso i suoi doni e si rende presenza viva di Gesù Cristo”, all’inizio della sua omelia nella celebrazione che ha riunito le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, il Vescovo Giacomo Cirulli che ne è Pastore ha introdotto i presenti al valore fondante di questo appuntamento, “Momento decisivo in arrivo e in partenza rispetto al cammino compiuto e a quello che ci attende con la celebrazione della Risurrezione di Cristo”. Per la prima volta da quando Mons. Cirulli guida le tre Chiese dell’alto casertano, la Messa Crismale è nella Cattedrale di Sessa Aurunca e come per ogni celebrazione interdiocesana in essa si sono raccolti i presbiteri di ciascuna Diocesi da lui guidata e una rappresentanza di fedeli. Numerosa la presenza di diaconi, di religiosi e religiose, dei seminaristi. Ad animare la liturgia le corali tre Chiese.
All’inizio della celebrazione il saluto del Vicario generale don Luigi De Rosa: parole per ricordare in questa giornata la comunione fraterna del presbiterio intorno alla figura del Pastore nell’obbedienza; il servizio ai fratelli da ‘servi’ alla maniera del Maestro e il cammino delle Diocesi nell’unità “nonché il comune impegno pastorale”: questo ultimi delineati come segni profetici di “fraternità e un’occasione propizia per il rinnovamento della vita ecclesiale del nostro territorio, così da essere una Chiesa che condivide le ansie, le fatiche e le speranze del nostro popolo” .
La comunione della Chiesa a cui fa riferimento il Vicario, per l’intera Celebrazione rimane il fondamento e si esprime attraverso i segni, la preghiera e le parole del Pastore. Citando le Letture Mons. Cirulli richiama la centralità di Dio in mezzo al suo popolo, la centralità di Cristo nella Chiesa “che si presenta con la forza liberatrice da quelle forme di schiavitù che ci separano dal bene: l’orgoglio, gli interessi, un forma individualista di vedere e di pensare. La sua presenza in mezzo a noi combatte ogni schiavitù e ogni morte”, una presenza che oggi vive attraverso la Chiesa e i suoi ministri: “Ecco l’Epifania della Chiesa”, ha aggiunto il Vescovo “Ecco come essa deve rivelarsi: farsi volto e voce di Cristo che opera e interviene alla maniera del Servo Cristo Gesù; diversamente il rischio è diventare qualcosa di diverso come una istituzione di potere, di forza…”.
L’invito ai presbiteri riuniti intorno al Pastore è stato quello di essere servi, “ma con quali contenuti e con quali gesti? Nell’obbedienza fino alla morte, e alla morte di croce come ci ricorda l’apostolo Paolo, si realizza il progetto di Chiesa secondo Cristo”. Sul tema del servizio anche l’essere custodi degli olii che nella celebrazione di lì a poco sono stati benedetti e il Crisma consacrato “Perché attraverso di essi, i i sacramenti che voi amministrate si rende presente Cristo nella vita degli uomini”. Un pensiero esteso ai fedeli, chiamati ad essere segni e strumenti di pace, protagonisti di dialogo ora più che mai nella scena del mondo gravata dal peso di conflitti e atroci guerre.
Dopo l’omelia il rinnovo delle promesse sacerdotali: nel giorno in cui si fa memoria del giorno in cui Cristo comunicò agli apostoli il suo donarsi per amore, i presbiteri rinnovano il lori impegno per Cristo e la Chiesa. La Cattedrale ha risuonato del “Si, lo voglio” alle parole con cui Mons. Cirulli ha chiesto ai suoi preti di essere uniti a Cristo, di essere dispensatori dell’Eucarestia e annunciatori della Parola di Dio. Poi alla Comunità tutta la richiesta di pregare ‘per i vostri sacerdoti’ e ‘per me, perché sia fedele al servizio apostolico, affidato alla mia umile persona’. La benedizioni degli olii dei catecumeni e degli infermi: il primo per essere di forza e vigore per quanti intraprendono gli impegni della vita cristiana; l’altro che sana e sostiene le fragilità di chi è ferito nel corpo e nel cuore a motivo della malattia; in ultimo il Crisma per chi si conferma discepolo di Cristo (i cresimandi) e per chi totalmente sceglie di donarsi a Cristo ed essere ‘segno e strumento di salvezza’.
Al termine della Messa il grazie del Vescovo Mons. Cirulli per quanti hanno partecipato e per quanti hanno collaborato all’organizzazione della cerimonia liturgica e l’annuncio di quattro nuove ordinazioni diaconali e presbiterali rispettivamente il 25 aprile e il primo maggio nella Cattedrale di Teano.
Fonte Clarus