Per richiedere una copia dell’Annuario 2017, contattare l’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Alife-Caiazzo:
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Telefono 0823 912707 (interno 11)
Presentazione
L’Annuario diocesano è un po’ la fotografia di una Chiesa locale e soprattutto di un particolare tratto della sua storia. Tra le pagine e le righe di tale strumento l’occhio attento legge tante cose: le notizie sulle strutture pastorali, il numero e i dati delle persone impegnate nei vari ambiti, l’organizzazione e la qualità del servizio che una diocesi presta al territorio di riferimento, la vitalità delle sue varie componenti, le scelte pastorali, il grado di adesione al Magistero del Papa e dei Vescovi…
L’Annuario è anche segno della normalità della vita di una Chiesa locale. La sua assenza può denotare carenze, ritardi, inefficienze o ferite da sanare. Non a caso, è la prima volta che la nostra Diocesi lo pubblica. Questo è segno delle difficoltà e delle sofferenze che hanno caratterizzato il cammino della nostra Chiesa locale sin dal suo nascere. Tale stato di disagio non le ha permesso di raggiungere quegli standard di normalità, pur presenti nelle precedenti ex Diocesi di Alife e di Caiazzo, dalla cui fusione essa è nata nel lontano 1986. In tale anno, infatti, si chiudeva definitivamente la breve esperienza delle diocesi unite in persona episcopi (1978-1986), che era stato preceduto dal difficile e doloroso periodo delle Amministrazioni Apostoliche, durante il quale i territori delle Chiese alifana e caiatina erano diventati trascurabili appendici di Diocesi più grandi, con il conseguente grave calo delle ordinazioni sacerdotali, la recezione poco incisiva del Concilio Vaticano II, la dispersione di parte del notevole patrimonio artistico, culturale e archivistico delle precedenti Circoscrizioni ecclesiatiche, l’affievolimento del senso di appartenenza alla propria storia di fede ed alla propria Comunità diocesana…
La pubblicazione dell’Annuario testimonia che in questi ultimi anni sono stati raggiunti importanti traguardi, sono state superate tante ferite del passato e ci si avvia a passi sempre più grandi verso condizioni di normalità. Lo testimoniano il maggiore senso di appartenenza alla Chiesa locale che trova i suoi punti forti nel Giubileo per il XXV della erezione della Diocesi, nella Visita pastorale appena conclusa, nel rilancio degli Organismi di partecipazione e nella Celebrazione del primo Sinodo diocesano. Altri elementi positivi del cammino degli ultimi anni sono: il numero delle Ordinazioni sacerdotali e degli aspiranti al Sacerdozio; la maggiore omogeneità del Presbiterio e una più attenta cura della formazione permanente; la riorganizzazione della Curia; la definizione del Piano pastorale e degli orientamenti per l’Iniziazione cristiana e per la celebrazione dei Sacramenti; la ripresa della presenza delle Religiose in Diocesi, con l’arrivo, a Piedimonte, delle Adoratrici perpetue del SS.mo Sacramento nell’antico Monastero benedettino e della nuova Comunità delle Suore Salesie; il rinnovato impegno per l’aggiornamento degli Insegnanti di Religione cattolica; una maggiore attenzione alle esigenze del territorio con il mensile diocesano “CLARUS” e la sua edizione quotidiana on line; il Centro diocesano per la famiglia Mons. Angelo Campagna, la Mensa per i poveri, i Centri d’ascolto della Caritas…; il rilancio e l’incremento della Biblioteca diocesana con l’introduzione di modernissime tecnologie; la riapertura dell’Archivio diocesano nelle due sedi di Piedimonte e di Caiazzo; le Chiese, le case canoniche e le opere parrocchiali restaurate con i fondi dell’8x Mille e le donazioni di benefattori, o con l’utilizzo puntuale dei fondi europei assegnati dopo il sisma del 2013; la riapertura di strutture ecclesiali di accoglienza, una maggiore razionalizzazione di alcuni confini parrocchiali e la costruzione di un Centro pastorale nella nuova zona urbana di Caiazzo…
Non tutte queste iniziative sono dettagliatamente illustrate nell’Annuario, ma esso le presuppone e stimola ad un sempre maggiore impegno perché il primato dell’annuncio del Vangelo e i valori della comunione, della trasparenza e della competenza, trovino uno spazio sempre più ampio nel servizio che la nostra Chiesa rende alla crescita spirituale e culturale del Territorio.
Dalla Curia vescovile,
16 aprile 2017, Pasqua di Resurrezione
+ Valentino, vescovo
Tratto dall’Annuario 2017