“Giorno per giorno il meglio di noi…senza farci rubare energie dalle preoccupazioni…”. Mons. Orazio Francesco Piazza torna a parlare alle comunità delle Diocesi di Sessa Aurunca e di Alife-Caiazzo, e lo fa nel pieno dell’epidemia da Coronavirus che ha fermato l’Italia e a macchia di leopardo anche il resto del mondo.
Le sue parole risuonano nella Cappella dell’episcopio di Sessa Aurunca che ormai dall’inizio della quarantena non è più soltanto il luogo riservato alla preghiera personale del Pastore, ma ormai uno spazio familiare ai tanti fedeli che vi accedono virtualmente (e di sicuro spiritualmente) in occasione delle dirette sul web e in tv per la celebrazione delle Messe.
Seppur da pochi giorni giungano notizie confortanti sul lieve calo di contagi e di decessi nel Belpaese, non vengono meno la tensione e l’attenzione da parte del Ministero della Salute, degli Organi di Governo nazionali, regionali e locali: occorre ancora tempo, ancora prudenza, ancora isolamento e rispetto delle regole, “ancora tanta pazienza”, come – da Pastore – sollecita mons. Piazza.
“Non dobbiamo abbassare la guardia ma motivarci ancor di più: questo ci fa capire che non solo non abbiamo attraversato il guado di questo fiume in piena, ma siamo nel pieno flusso di questa piena; anzi, rischiamo che i vortici aumentino…”.
Poi un consiglio spirituale che si posa sulla quotidianità di questo difficile momento, ma si estende, come il Vescovo stesso indica, alla vita intera.
Mons. Piazza richiama un’espressione forte e cara alla tradizione della fede cristiana: “Age quod agis et magis, cioè pensa a quello che stai vivendo giorno per giorno e metticela tutti, dai il meglio di te…”.
Invito che raggiunge tutte le categorie di persone che più volte il Pastore ha ricordato affettuosamente nei suoi videomessaggi dell’ultimo periodo, quali medici e infermieri, autorità civili e militari, famiglie, giovani, anziani, ammalati e disabili, docenti… A tutti loro e questa volta in un unico saluto, il vescovo Piazza riconsegna il motto abitualmente tradotto in un’espressione semplice nelle diverse occasioni di ordinari e straordinari incontri con le comunità: “In quello che vivo il meglio che posso”. È l’invito a rimanere anche nella prova di questi mesi, a mettercela tutta…
Concentrarsi giorno per giorno è l’indicazione che egli suggerisce senza lasciare che il peso del “quanto durerà?” e “quali saranno le difficoltà?” travolga le giornate. Come risposta al momento drammatico che tutti stanno vivendo, il Vescovo chiede di impiegare “tutte le nostre energie; ogni giornata è una vittoria che dobbiamo conseguire e chiedere al Signore la grazia di alzarci con la buona volontà… Non pensiamo alla stanchezza accumulata”.
Poi invita a guardare indietro, al cammino percorso fino ad ora tra stanchezza, preghiera, preoccupazione, ma anche entusiasmo…
E conclude sollecitando ad andare avanti “chiedendo l’aiuto del Signore: non saremo soli; siamo accompagnati da questa forza…ma questa energia vitale dobbiamo saperla sfruttare e metterla in campo. Concentriamoci: giorno per giorno il meglio di noi stessi…”
Fonte Clarus