È tornato alla Casa del Padre don Antonio Rigoni, sacerdote residente nella frazione di Squille di Castel Campagnano.
Aveva 94 anni; dopo un periodo di convalescenza negli ultimi mesi, aveva mostrato entusiasmo per la ripresa che il suo corpo stava affrontando; ma ieri si è spento improvvisamente mentre pregava, con il breviario tra le mani.
Nato nel 1926 a Sarcedo in provincia di Vicenza aveva studiato presso il Seminario di Treviso. Il 3 gennaio 1955 era stato ordinato sacerdote dall’allora patriarca di Venezia, il Card. Angelo Roncalli che sarebbe poi divenuto Papa Giovanni XXIII.
Giunto nella Diocesi di Caiazzo nel 1963, è stato parroco a Formicola, poi a Baia e Latina e dal 1990 a Squille presso la parrocchia della Madonna del Rosario, prima come parroco e poi – giunta l’età della pensione – come collaboratore dei sacerdoti a cui è stata affidata la Parrocchia.
Ed è stato proprio la lunga permanenza nella piccola frazione del caiatino a renderlo ormai una persona di famiglia per la comunità locale… Di lui i compaesani ricordano con affetto la socialità, la facilità ad intonare canti in qualunque circostanza felice e di condivisione, la presenza a tutti i momenti civici e culturali, oltre che parrocchiali, vissuti a Squille.
Ieri sera ance il sindaco di Castel Campagnano, Giuseppe Di Sorbo, lo ha ricordato dalla sua pagina facebook “Sento ancora forte e decisa quella vostra voce che sia nel canto che nella predica ha sempre rifiutato di utilizzare il microfono.
E che dire di Quel mazzolin di fiori intonato e cantato dalla vostra possente voce in tutti i pranzi che abbiamo fatto con l’Associazione Anziani Madonna del Rosario!….”.
Le esequie, nel rispetto delle norme imposte dall’emergenza da Coronavirus, saranno celebrate sabato dal parroco di Castel Campagnano, don Massimiliano Giannico, presso il cimitero del paese, alle 10.00.