La nostra Diocesi partecipa alla prima “Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili” stabilita dalla Chiesa italiana per il prossimo 18 novembre; in comunione che le altre Diocesi e parrocchie italiane vivremo un momento di riflessione su un dramma che nella Chiesa rappresenta una ferita aperta e che continuamente interpella tutti i credenti a farsi carico dei fratelli feriti nella carne e nello spirito (cfr. Documento Preparatorio della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi).
La Prima giornata di Preghiera si inserisce in una riflessione di più ampio respiro, di impronta laica, che il Consiglio d’Europa ha fissato in questa data come “Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale”.
La Chiesa italiana, interpellata e sollecitata da Papa Francesco che fin dall’inizio del suo pontificato ha voluto far chiarezza sul dramma degli abusi e abbracciare le tante vittime che nella Chiesa hanno subito il torno di ferite non più marginabili, dal 2019 ha istituito il Servizio tutela minori (vai al sito): esso, in maniera ormai consolidata porta avanti percorsi di sostegno per le vittime e i familiari e supporta la formazione di vescovi, sacerdoti, educatori, catechisti, operatori pastorali impegnati nei contesti formativi che coinvolgono minori e talvolta persone fragili; nella circostanza del 18 novembre il Servizio, oltre a farsi promotore dell’iniziativa di preghiera ha diffuso materiali utili che Diocesi e parrocchie condivideranno con le comunità dei fedeli perché la preghiera sia espressione corale del sostegno a chi soffre, a chi lavora per sostenere le vittime, a quanti operano e lavorano con i più piccoli e fragili.
In tutte le chiese delle Diocesi di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi, su iniziativa del vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli, giovedì prossimo si reciteranno le preghiere dei fedeli che il Servizio tutela minori ha messo a disposizione; in aggiunta tramite i social, verrà diffusa la Preghiera che tutti, in famiglia, negli istituti religiosi, nei gruppi parrocchiali, singolarmente o comunitariamente potranno recitare sempre per accompagnare questo tempo in cui alla Chiesa è chiesto di cambiare, di agire con trasparenza e con lealtà per ridonare fiducia e consolidarsi nel suo essere luogo di che genera l’incontro con Cristo, forma le coscienze, accoglie, educa alla vita, rende liberi, offre ai fratelli la gioia del Vangelo.