La santità, esperienza degli uomini di ogni tempo, di una scelta mistica incarnata nella quotidianità: manifestazioni del divino, attraverso esperienza concrete che nella storia del Mondo trovano molteplici voci e protagonisti.
Sono anche questi i temi che accompagneranno il V Convegno internazionale di Mistica cristiana in programma ad Assisi il 7 e l’8 settembre (scarica il programma), cui partecipa S. E. Mons. Orazio Francesco Piazza, vescovo di Sessa Aurunca e Amministratore apostolico di Alife-Caiazzo (foto a destra) nelle vesti di relatore sul tema “Lasciamoci stimolare dai segni di santità” richiamato il paragrafo n. 8 della Esortazione apostolica Gaudete et Exultate.
È infatti il documento di Papa Francesco, pubblicato il 19 marzo 2018 ad ispirare il tema che quest’anno torna a riunire esperti e studiosi dimistica “Dalla santità incarnata nell’oggi alla mistica presenza del Signore risorto”.
L’intervento di Mons. Piazza si soffermerà in particolare sui “segni di santità che il Signore ci presenta attraverso i più umili membri di quel popolo che «partecipa pure dell’ufficio profetico di Cristo col diffondere dovunque la viva testimonianza di Lui…»”: la vita mistica invisibile di coloro che per la scelta radicale del Vangelo hanno influenzato “gli avvenimenti decisivi della storia del mondo”, così come si legge nel documento del Papa.
Oggi, in cui la Chiesa celebra Santa Teresa di Calcutta, come non ricordare la santità che ha contraddistinto la sua persona, e quelle delle sorelle, silenziose collaboratrici nella carità verso gli ultimi del mondo, e come lo stile rivoluzionario del loro amore abbia scosso e destabilizzato la storia di un Mondo globalizzato, ricco, cieco, uniformato a standard di vita da cui il Vangelo di Cristo prende severamente le distanze. La sua vita, che ha oscillato tra il ricercato e voluto nascondimento e la visibilità e il tributo che il Mondo ha scelto di darle, si pone sul confine che quasi separa – nell’era moderna – e pone al di là la grande schiera degli “invisibili” che hanno profumato di azioni e parole coraggiose il quotidiano e l’ordinario del mondo.
Quello del Vescovo Piazza ad Assisi sarà un itinerario nella Storia del mondo ripercorrendo le tappe e in essa mostrando i volti e i segni di chi non è entrato “nei libri di storia”, come scrive il Papa, ma alle quali l’Umanità deve riconoscenza, per la vita collettiva e personale.
Sarà il padre francescano Agustín Hernández Vidales, Vicerettore della Pontificia Università Antonianum a moderare gli interventi dei relatori convocati sul tema: Luigi Borriello, ocd; Pino Di Luccio, sj; Raniero Cantalamessa, ofmcap; Bernard Sawicki, osb; Ettore Franco; S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza; Hein Blommestijn, ocarm – Ios Huls, ocarm; Angela Ales Bello; Massimo Vedova ofmconv; Luigi Longobardo; Roberto Della Rocca; Martín Carbajo, ofm; Agustín Hernández Vidales, ofm; Francesco Neri, ofmcap. A guidare la preghiera dei due giorni di lavori il benedettino Roberto Ferrari.